I migliori divani ADI Design Index 2025 | Compasso d’Oro

Scopri i migliori divani selezionati da ADI Design Index 2025 per il Compasso d’Oro: innovazione, artigianalità e design Made in Italy d’eccellenza.

10/16/20254 min read

I migliori divani selezionati da ADI Design Index per il Compasso d’Oro 2025

L’ADI Design Index 2025 è la pubblicazione ufficiale dell’Associazione per il Disegno Industriale, che raccoglie i migliori progetti del design italiano dell’anno, candidandoli al Compasso d’Oro, il più importante riconoscimento internazionale nel mondo del design.

Un premio che, per importanza, può essere paragonato a una medaglia d’oro olimpica del design, simbolo di eccellenza, innovazione e valore culturale.

Ogni selezione dell’ADI racconta la qualità del Made in Italy attraverso oggetti e arredi che uniscono ricerca, tecnica e poesia progettuale.

Quest’anno, la sezione dedicata all’arredo e ai sistemi di seduta ha raccolto alcuni tra i progetti più rappresentativi del design contemporaneo.

1. IGGY by BertO – design Castello Lagravinese Studio

Un divano modulare che ridefinisce la sostenibilità nel design.

IGGY, firmato da Castello Lagravinese Studio per BertO, nasce da un approccio industriale innovativo e interamente orientato all’economia circolare.

La sua struttura in acciaio e lo snodo brevettato in Baidur permettono il completo disassemblaggio e il riutilizzo di ogni componente, garantendo durata, riparabilità e riciclo totale.

Un progetto nato a Meda, capitale mondiale del design, dove l’artigianalità incontra la tecnologia in un nuovo modello produttivo.

2. FLEXFORM – “Oasis” by Antonio Citterio

Con le sue linee morbide e accoglienti, il sistema di sedute Oasis unisce comfort e artigianalità.

La struttura in metallo intrecciato con corda di polipropilene, interamente lavorata a mano, accoglie grandi cuscini che invitano al relax.

Oasis reinterpreta il concetto di divano outdoor in chiave contemporanea: leggero ma solido, resistente alle intemperie, perfetto per giardini e terrazze urbane.

Un progetto che riflette la maestria artigianale e la visione raffinata di Antonio Citterio per Flexform.

3. MOLTENI&C by Bonacina1889 – “Continuum D.163.7” by Gio Ponti

Un omaggio al design italiano del Novecento, firmato da Gio Ponti e riproposto da Molteni&C con Bonacina1889.

La poltrona Continuum D.163.7, ideata nel 1963, viene reinterpretata oggi nel catalogo Heritage come simbolo di continuità tra tradizione e innovazione.

Realizzata interamente in Italia, la struttura intrecciata in giunco e manao è modellata a mano senza l’uso di macchinari, con oltre 200 ore di lavoro artigianale.

Una linea continua, fluida e armoniosa che incarna la poetica del gesto e della materia tipica di Gio Ponti.

4. DE PADOVA – “D’Antan” by Raffaella Mangiarotti

La poltrona pieghevole D’Antan, disegnata da Raffaella Mangiarotti per De Padova, reinterpreta il fascino del design classico con un linguaggio attuale.

Pensata per momenti di relax davanti al camino o sotto un portico, combina una struttura leggera in frassino dark con un rivestimento in cuoio testa di moro.

Elegante, confortevole e facilmente trasportabile, D’Antan rappresenta una sintesi perfetta tra funzionalità ed emozione.

5. PAOLA LENTI – “Hana-Arashi” by Nendo

Un progetto poetico e sostenibile firmato da Nendo per Paola Lenti.

La collezione Hana-Arashi comprende cesti, pouf, lampade e una poltrona girevole, tutti realizzati con tessuti recuperati e riciclati dalle precedenti lavorazioni.

Il materiale principale, Maris, è un polipropilene riciclabile termo-compresso che unisce resistenza, trasparenza e giochi di luce.

Un esempio straordinario di design circolare, dove il riuso diventa linguaggio estetico e poetico.

6. KARTELL – “H.H.H. Her Highest Highness” by Philippe Starck

Un progetto che unisce ironia e regalità firmato da Philippe Starck per Kartell.

La sedia Her Highest Highness si distingue per il profilo elegante e la presenza grafica decisa.

Realizzata in materiali riciclati e disponibile in finiture eco-friendly, tra cui pelle rigenerata e texture lucide, questa seduta rappresenta la perfetta fusione di lusso, sostenibilità e sperimentazione tecnologica.

L’uso della tecnica Graphic Impression consente una stampa ad alta precisione che trasforma ogni pezzo in un piccolo capolavoro visivo.

Il significato dell’ADI Design Index per il futuro del design

Essere inclusi nell’ADI Design Index significa far parte della storia viva del design italiano.

Ogni selezione è una fotografia dello stato dell’arte del nostro settore, un riconoscimento che valorizza il lavoro di aziende, designer e artigiani che innovano rispettando la cultura del progetto.

Dai nomi storici come Gio Ponti ai protagonisti contemporanei come Castello Lagravinese Studio, Antonio Citterio e Nendo, il filo conduttore resta lo stesso:

unire bellezza, funzionalità e responsabilità, costruendo il futuro del design attraverso l’eccellenza.

Conclusione

La selezione 2025 dell’ADI Design Index è un tributo al talento, alla ricerca e alla qualità che rendono il Made in Italy un modello riconosciuto in tutto il mondo.

E, come dimostra IGGY di BertO, il design italiano continua a guardare avanti: verso un futuro sostenibile, tecnologico e profondamente umano.