I 10 Divani di Design dell’ADI Design Index 2025 | In attesa del Compasso d’Oro
Scopri i 10 divani più belli selezionati dall’ADI Design Index 2025. Materiali innovativi, sostenibilità e design d’eccellenza in attesa del Compasso d’Oro 2026.


I 10 Divani di Design Più Belli dell’ADI Design Index 2025
La selezione da conoscere prima del Compasso d’Oro 2026
L’ADI Design Index non è solo un catalogo.
È la selezione ufficiale del miglior design italiano, l’unica porta d’ingresso al Compasso d’Oro, il premio più autorevole del settore a livello mondiale.
Per l’edizione 2025 sono stati scelti 344 progetti su oltre mille candidature, di cui 69 nella categoria Abitare.
Abbiamo analizzato uno per uno i progetti della sezione divani, confrontando materiali, filosofia progettuale, sostenibilità e innovazione tecnologica.
Qui trovi i 10 divani più significativi del 2025: una lista ragionata, utile per chi vuole capire davvero dove sta andando il design italiano.
1. Array — Snøhetta per MDF Italia
La modularità come architettura.
Struttura in alluminio riciclato, tessuti rigenerati, logica circolare totale.
Perché merita: trasforma il salotto in un paesaggio continuo, flessibile, evolutivo.
2. Cosmo — Philippe Tabet per ET AL
Il divano dell’abitare ibrido.
Pensato per case che diventano uffici e uffici che diventano case.
Perché merita: unisce comfort domestico e funzionalità professionale senza compromessi.
3. IGGY — Castello Lagravinese Studio per BertO
Il punk del salotto.
25 moduli, 18 mesi di R&D, tappezzeria senza legno. Materia viva, energia contemporanea.
Perché merita: porta una rottura vera nel settore: una nuova idea di divano modulare e sostenibile.
4. Shaal — Doshi Levien per Arper
Il guscio sospeso.
Struttura smontabile, materiali certificati, estetica gentile.
Perché merita: unisce sostenibilità e poesia con una maturità rara.
5. Mate — Zaven per Bolzan
Il divano-letto che non sembra un divano-letto.
Meccanismo invisibile, design essenziale, zero compromessi formali.
Perché merita: perfetto per chi vive in spazi fluidi.
6. Rebus — Francesco Rota per Desalto
Il Tetris del design.
Sedute, tavolini, librerie: un unico sistema che cambia identità.
Perché merita: trasforma l’interior design in un gioco consapevole.
7. Sumo — Piero Lissoni per Living Divani
Minimalismo monumentale.
Volumi importanti, base sospesa, proporzioni da architetto.
Perché merita: rappresenta il silenzio come forma di lusso.
8. Hana-Arachi — Nendo per Paola Lenti
L’upcycling più raffinato.
Scarti di tessuto trasformati in superfici tattili e leggere.
Perché merita: mostra come la sostenibilità possa diventare linguaggio poetico.
9. Continuum D.163.7 — Gio Ponti (riedizione) per Molteni&C | Dadò
Un classico che vive nel futuro.
Progettato nel 1957, oggi ancora avant-garde.
Perché merita: insegna che l’innovazione non sempre guarda avanti; a volte guarda indietro meglio di tutti.
10. On the Rocks (nuova edizione) — Francesco Rota per Poliform
L’isola contemporanea del comfort.
Materiali bio-based, pietra lavica riciclata, forme generose.
Perché merita: una nuova interpretazione del “divano paesaggio”.
Dove vederli dal vivo
ADI Design Museum, Milano — fino al 30 ottobre 2025
Agrigento, Capitale Italiana della Cultura — fino al 28 novembre 2025
Verso il Compasso d’Oro 2026
Tra questi progetti nasceranno le nomination definitive.
Quale porterà a casa il premio?
Scriveteci il vostro preferito — e quello che vi portereste subito a casa




















