Design Sostenibile: i divani BertO e MDF tra i migliori esempi secondo Pambianco Design
Il settore del design imbottito evolve verso sostenibilità e riuso. Scopri le aziende italiane più attente all’ambiente nel 2025: BertO, MDF Italia, laCividina, Giorgetti e Talenti, in un approfondimento pubblicato su Pambianco Design.


Design Sostenibile: i divani BertO e MDF tra i migliori esempi secondo Pambianco Design
Il settore del design imbottito sta vivendo una trasformazione profonda, orientata alla sostenibilità, alla modularità e al riuso. Un cambiamento che non riguarda solo i materiali, ma investe l’intera filiera: dal progetto iniziale al fine vita del prodotto.
A raccontarlo in modo dettagliato è Nicolò Ferraris, in un approfondimento pubblicato il 4 giugno 2025 su Pambianco Design, che segnala le realtà italiane più attente all’ambiente nel settore degli imbottiti. Tra queste spiccano BertO, MDF Italia, laCividina, Giorgetti e Talenti.
Un’evoluzione strutturale: materiali naturali, moduli smontabili, processi responsabili
Come evidenziato nell’articolo di Ferraris, l’industria dell’arredo imbottito si trova oggi davanti a una doppia sfida: rispondere alla crescente richiesta di sostenibilità e adeguarsi a regolamenti sempre più stringenti.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Lectra, il futuro è nei materiali eco-compatibili, nei processi produttivi a basso impatto e nei divani progettati per essere disassemblati e riciclati.
Il Center for Industrial Studies (CSIL) conferma che il 45% dei produttori considera la sostenibilità ambientale una priorità strategica. Ma non si tratta solo di etica: è un nuovo modello di design, in cui la bellezza si misura anche in termini di responsabilità ambientale e intelligenza costruttiva.
BertO: sostenibilità concreta, progettata in ogni dettaglio
Tra gli esempi virtuosi indicati da Pambianco Design, il divano Iggy di BertO emerge per la sua struttura modulare, smontabile con una semplice chiave a brugola.
Progettato da Castello Lagravinese Studio, Iggy permette di separare facilmente ogni componente – metallo, legno, Baydur, gomma, tessuti – rendendolo completamente riciclabile al termine del suo ciclo di vita.
Una sostenibilità verificabile, reale, che non si limita a raccontare un’idea ma propone un nuovo modo di costruire il salotto contemporaneo.
In un settore spesso guidato da estetica e comfort, BertO sceglie l’economia circolare come fondamento progettuale, offrendo un modello replicabile per tutta l’industria.
MDF Italia e laCividina: il minimalismo e l’artigianato diventano green
Il sistema Array di MDF Italia, disegnato da Snøhetta, coniuga design minimale e materiali riciclati, come la plastica rigenerata a iniezione e bio-schiume sagomate. L’obiettivo è quello di rendere il divano leggero, componibile e facilmente smontabile, sia per il trasporto che per il fine vita.
LaCividina, invece, punta sulla separabilità dei materiali già dalla fase costruttiva: telai in legno certificato FSC, imbottiture in schiuma da blocco (non iniettata), cuciture senza colle e rivestimenti 100% naturali o riciclati. Il modello Osaka, rieditato da un progetto di Pierre Paulin, è rivestito con il tessuto stretch Arda prodotto da Kvadrat, realizzato con una riduzione del 95% nel consumo d’acqua.
Nuove visioni tra upcycling e outdoor
Sul fronte outdoor, due nomi emergono nell’articolo di Ferraris:
Talenti, con la collezione Nalu firmata Palomba-Serafini, realizzata in alluminio e completamente disassemblabile;
Giorgetti, con Moorea, un sistema modulare per esterni progettato da Carlo Colombo, realizzato in acciaio inox e legno teak, con imbottiture drenanti e tessuti resistenti.
Conclusione
Come sottolineato da Nicolò Ferraris su Pambianco Design, oggi il design imbottito non può più permettersi di essere solo “bello”. Deve essere anche trasparente, responsabile, riparabile, riciclabile.
BertO si inserisce tra i migliori esempi italiani di questo nuovo paradigma: un divano come Iggy dimostra che la qualità vera è anche ambientale, e che un prodotto di design può nascere già pensando al giorno in cui dovrà essere smontato.
Un segno di maturità progettuale. E una promessa concreta per il futuro del design Made in Italy.



